Le origini del Prosciutto di Norcia risalgono all'epoca romana, come attestato da Marco Porcio Catone nel suo trattato De Agri Cultura, dove descrive le tecniche di salatura e conservazione delle carni. La produzione è legata alla tradizione contadina della Valnerina, un'area montuosa dell'Umbria, caratterizzata da un ambiente ideale per l'allevamento dei suini. Il prosciutto è strettamente associato alla scuola di chirurgia di Preci, dove i monaci svilupparono tecniche di lavorazione della carne che si sono tramandate nel tempo
Il Prosciutto di Norcia IGP viene prodotto esclusivamente in specifici comuni della provincia di Perugia: Norcia, Preci, Cascia, Monteleone di Spoleto e Poggiodomo, tutti situati ad almeno 500 metri sul livello del mare. Questa altitudine contribuisce a creare un microclima favorevole alla stagionatura del prosciutto
Il processo di produzione del Prosciutto di Norcia IGP prevede diverse fasi:
Macellazione: Dopo la macellazione, le cosce vengono refrigerate per 24 ore.
Salatura: Le cosce sono salate due volte con sale marino a grana media. Dopo la salatura, vengono lasciate riposare per circa due mesi.
Sugnatura: Le cosce vengono lavate e asciugate prima di essere ricoperte con una miscela di sugna (grasso di maiale) e farina di riso.
Stagionatura: La stagionatura avviene in ambienti controllati e dura almeno 12 mesi, durante i quali il prosciutto sviluppa il suo sapore caratteristico. A fine stagionatura, i prosciutti idonei vengono marchiati a fuoco con la dicitura “Prosciutto di Norcia”
Caratterische Organolettiche del Prosciutto di Norcia IGP
Il prosciutto si presta a degustazioni pure, accompagnato da pane casereccio o formaggi umbri, ma è anche un ingrediente versatile in composizioni gustose e appetitose di taglieri misti. L’abbinamento con vini strutturati, come il Sagrantino di Montefalco, esalta le note speziate e la complessità del salume
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